Il caso Cancellieri,simbolo della mancanza di trasparenza nella cosa pubblica

Gli Italiani hanno appreso l’affare Cancellieri, sull’intervento “umanitario” del Ministro a favore di Giulia, figlia di Don Salvatore Ligresti, grazie ad una fuga di notizie dalla Procura della Repubblica di Torino durante l’indagine Fonsai.
È saltato fuori un intreccio di relazioni, familismo amorale, pressioni, raccomandazioni, abusi. Senza fughe di notizie nulla.
Gli Italiani sarebbero rimasti all’oscuro. Come sempre quando si parla di intrighi di potere. L’Italia si dimostra, ancora una volta, un paese a trasparenza zero, dove per conoscere la vita pubblica i cittadini debbono affidarsi alle spie, che andrebbero fortemente rivalutate.
L’affare Cancellieri, sostenuta da Letta e Napolitano, e le risate vergognose di Vendola, entusiasta per la violenza felina di Archinà su un cronista, al lavoro su tumori e ambiente dei Tarantini, ci mostrano la cruda realtà della squallida politica italiana.
Nei talk show tutti a recitare giaculatorie di impegno civico e attenzione ai bisogni della gente. Nell’intimità delle stanze del potere sempre pronti all’abuso per omaggiare i potenti di turno e dichiarare disponibilità a servirli garantendo privilegi. Cosi macchiandosi di alto tradimento al giuramento di fedeltà alla Costituzione e al Popolo.Anche questa è corruzione e si combatte solo con trasparenza e controllo della vita pubblica.Piero Di Caterina – CosaPubblica22/11/2013

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