Renzi e lo scandalo Florence Multimedia, gli ispettori del Ministero delle Finanze col fiato sul collo del candidato premier

di Laura Marinaro.

Gravi illegittimità nell’attribuzione di alcuni compensi a carattere di indennizzo, illegittime attribuzioni di incarichi dirigenziali, assenza nelle valutazioni meritocratiche e gravi anomalie della gestione del fondo per lo sviluppo delle risorse umane e la produttività del personale non dirigente. Sono queste alcune delle deduzioni che gli ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno presentato nel rapporto sulla situazione contabile amministrativa della Provincia di Firenze negli anni dell’era Renzi (2004-2009) e in particolare riferimento alla condanna della Corte dei Conti per danno erariale per la costituzione della società in house Florence Multimedia istitutita dallo stesso sindaco per la promozione e l’ufficio stampa e poi liquidata (avevamo riferito nello scorso articolo delle fatture sospette allo studio della Procura e Guardia di Finanza). Tutte storie che Alessandro Maiorano dipendente di Palazzo Vecchio ha segnalato agli organi inquirenti, in particolare alla Guardia di Finanza che l’ha lungamente interrogato, insieme a nuovi presunti illeciti amministrativi e contabili del sindaco d’Italia. In riferimento a spese eccessive per la presentazione in giro per l’Italia e a New York del suo libro Stil Novo. Su queste nuove indagini c’è ancora il segreto istruttorio ma oggi CosaPubblica, grazie a Maiorano, è in grado di mostrare il documento con cui il Ministero delle Finanze ha “bocciato” la gestione di Renzi in provincia in particolare riferita alle assunzioni nella Florence Multimedia. Gli ispettori, che nel documento annunciano un nuovo controllo, attualmente in corso e secretato, fanno riferimento al fatto di aver sostitutito il direttore unico con un collegio di direzione generale composto da quattro membri “con evidenti e rilevantissimi profili di illegittimità”. Due di quei quattro tra l’altro erano dipendenti messi in aspettativa e poi riassunti con un contratto a tempo determinato che portò a un aumento di spesa di ben un milione e 34 mila euro. L’organo monocratico, come ricorda il Ministero nel documento qui sotto allegato, “è previsto dall’ordinamento degli enti locali”. Quindi “non si riesce a reperire nessuna ragione logica, prima ancora che giuridica, in forza alla quale soggetti già investiti della qualifica dirigenziale possano essere collocati in aspettativa per essere investiti di un nuovo incarico dirigenziale, questa volta a tempo determinato, molto più oneroso del precedente”. Dunque si tratterebbe di “illegittima attribuzione di quattro incarichi di direzione generale”. con ruolo dirigenziale senza concorso e soprattutto con contratti considerati esagerati e illegittimi e senza merito. Va detto che Renzi ha sempre detto di non avere avuto responsabilità in quelle decisioni e che fecero tutto gli uffici a sua insaputa- Sarà, ma qualche grattacapo questi ispettori che continuano a mettere il naso nelle sue attività passate e presenti glielo stanno dando. Infatti la Corte dei Conti che l’ha già condannato nell’agosto 2011 a restituire 50 mila euro, poi ridimensionati a 14 mila euro (ridicolo!), sta andando avanti sulle questioni della Florence Multimedia e delle spese pazze – anche da sindaco – dello stesso Renzi. A Florence Multimedia, società in house che ai tempi della Provincia incassò 6 milioni di euro considerati “poco chiari” dai contabili dello Stato, secondo gli ispettori la provincia concesse un “irregolare affidamento di servizi per un importo superiore a quello previsto dai relativi contratti di servizio”, con una spesa complessiva di oltre nove milioni di euro.

Risposta ministero

19 novembre 2013