Tangentopoli – “mani pulite”

Esplode  “Tangentopoli” il 17 FEBBRAIO 1992 col primo arresto di Mario Chiesa, un politico con mansioni  direttive in un ente locale, che è stato colto con le mani nel sacco. Sembra (e il suo referente politico Craxi cosi subito la definisce) una “mariuolata“, ma i controlli incrociati, e poi alla fine Io

Stesso Chiesa, dopo più di un mese al fresco, sentitosi abbandonato e rinnegato, svela un vasto retroscena di concussione e corruzione a largo raggio che va a coinvolgere numerosi esponenti della politica, finanza e dell’imprenditoria.

Inizia cosi, TANGENTOPOLI denominata “MANI PULITE” condotta da un pool magistrati dove spicca in modo  particolare il P.M. ANTONIO DI PIETRO. E’ Ia prima goccia che DI PIETRO inizia a scavare nella pietra degli scandali.  Poi Ia goccia diventa un alluvione, un tornado.  Seguono 25 mesi di bufere giudiziarie coinvolgendo personaggi considerati da sempre intoccabili. Vengono alla luce la corruzione e gli illeciti finanziari delle imprese per il finanziamento ai partiti i cui beneficiari, sembra, che proprio tutti (in base alle loro dichiarazioni di innocenza “perché lo facevano tutti”) lavorassero per il bene del Paese, per il mantenimento di quella politica che promuove il pluralismo e la libera espressione (ma non certo quella dei piccoli e miseri partiti dell’opposizione, senza mezzi e poteri):

La politica, la finanza, l’imprenditoria ne è sconvolta. Nei successivi 25 mesi ci saranno:

4525 personaggi che hanno provato il carcere,

25.400 avvisi di garanzia,

10 suicidi eccellenti,

1069 parlamentari e uomini politici coinvolti.

CosaPubblica 29 ottobre 2013

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