Renzi : troppi conflitti d’interessi,ecco il suo “non cambiamento”

fi_renzi_pinocchio_geppettoDi Laura Marinaro

Un piccolo tsunami che sembra sottaciuto dalla stampa “importante”. Soprattutto in vista delle già contestate Primarie del Pd a causa anche dello scandalo della compravendita di tesserati. È quello che si sta abbattendo su Matteo Renzi e che – nato dalle denunce dell’ impiegato del Comune di Firenze Alessandro Maiorano – stanno pian piano emergendo sulla rete e in alcuni articoli del Fatto Quotidiano. Anche noi di CosaPubblica vogliamo darne conto in quanto Maiorano ci ha contattato e inviato documenti importanti, mai pubblicati, come i mastrini e le famose fatture della Florence Multimedia. Documenti sui quali la Corte dei Conti aveva emesso il suo verdetto e condannato Matteo Renzi in quanto ex Presidente della Provincia di Firenze, a pagare un danno erariale da 9 milioni di euro. Ma Maiorano con documenti circostanziati ed esposti sui quali, oltre che la Corte dei Conti, sta indagando la Guardia di Finanza, mette in luce anche altri presunti “conflitti di interesse” e comunque costumi poco degni di un rottamatore che Renzi avrebbe tenuto anche come sindaco della città di Firenze. Insomma Renzi avrebbe costruito attorno a sé un vero e proprio “cerchio magico” di amici e amici degli amici ai quali ha distribuito consulenze e persino incarichi dirigenziali (parlano le delibere) a Palazzo vecchio. Uno di questi ad esempio è Matteo Spanò legato da profonda amicizia con Matteo. E con lui lo storico prtavoce Marco Agnoletti, Luca Lotti, Marco Carrai e Luigi De Siervo. Spanò – ex capo proprio della Florence Multimedia nel periodo in cui la Corte dei Conti contesta gli sprechi (2006-2009) – è stato da poco confermato alla guida della Banca Credito Cooperativo di Pontassieve ed è anche presidente del Museo dei Ragazzi di Firenze. La Dotmedia, impresa privata di Spanò fino al 2012 è stata tra i fornitori del Comune di Firenze, aveva anche ricevuto commesse e pagamenti dalla stessa Florence Multimedia e ultimamente affidamenti diretti dal Museo dei Ragazzi (quello di cui lui è presidente). La quale Dotmedia è passata da 9 mila euro di fatturazione del 2008 ai 401 mila del 2011. Socio di Spanò era Andrea Conticini allo stesso tempo socio della Eventi 6, la società della famiglia Renzi: amministrata dalle sorelle Matilde e Benedetta, che ne detengono il 36 per cento ciascuna, insieme alla madre, Laura Boboli, che ha l’8 per cento. Il restante 20 per cento è in mano a Conticini, marito di Matilde. Ruoli chiave anche per Matteo Carrai, il consigliere segreto e fidato di Renzi. Oggi è lui che presiede l’Aeroporto di Firenze e siede nei consigli della Fondazione Carifirenze (azionista di Intesa San Paolo al 3,2 per cento) e della municipalizzata Firenze Parcheggi, di recente finita sotto la lente della Guardia di Finanza Toscana che sta verificando gli appalti e i conti degli ultimi anni. A Firenze Carrai è considerato vicino a tutto: Comunione e Liberazione, Opus Dei, finanza laica,, David Serra e Oscar Farinetti di Eataly. Direttore generale della Fondazione Big Bang, sin dagli esordi gestisce i finanziamenti alle campagne elettorali Carrai è anche presente in diverse società, tutte a Firenze, oltre a detenere alcune partecipazioni attraverso la holding D&C, della quale è presidente del consiglio di amministrazione e socio al 50 per cento. Che strano, nel 1994 fu tra i fondatori dei circoli di Forza Italia nel Chianti. Coincidenze?

04/11/2013