Non si volta pagina nascondendo il marcio sotto il tappeto

SISTEMA SESTO LA VOGLIA DI MAURIZIO CAPUTO DI VOLTARE PAGINA NASCONDENDO IL MARCIO SOTTO IL TAPPETO E RECUPERANDO “ORGOGLIO SESTESE”.

SESTONOTIZIE DIFFONDE

Sistema Sesto, basta! “Orgoglio Sestese” si ribella per bocca del suo presidente e afferma: “Non se ne puo più. Nè degli accusati, nè degli accusatori, Sesto è un’altra cosa e guai a dimenticarlo”. Lo fa su Sestonotizie, il giornale on line più cool della città. Gli accusati, supporters cammellati e non, convengono e ringraziano. Gli accusatori, quattro o cinque, stupefatti registrano. Sento il dovere di rispondere allo sfogo del signor Maurizio Caputo perchè, senza fare il mio nome mi cita, affermando che i protagonisti del Sistema Sesto, parlandone, stiano facendo del male alla città. Quasi come certa chiesa prima di Bergoglio Papa, quando ammetteva la pedofilia in sacrestia, ma invitava i fedeli a non parlarne. Lui ricorda un “Modello Sesto”.

Una volta la nostra città era riconosciuta come una delle più operose e baluardo dell’economia nazionale. Oggi viene rappresentata come la capitale del degrado morale e non solo”. Dice. Mantra già da tempo in circolazione. Bravo, ha ragione. E’ esatto, perchè a Sesto si erano raggiunti anche livelli di legalità e rispetto dei cittadini ai vertici della Società. Perchè a Sesto, oltre all’illegalità, in politica, si è sviluppato un sistema distruttivo che, oltre a essere stato incapace di rimediare ad una crisi epocale dell’economia, contenendola, ha bloccato anche quelle poche possibilità che imprenditori onesti e dalla parte della ragione hanno cercato di concretizzare a vantaggio dei cittadini, tutti, e quindi dell’intero Paese.

Non conosco la storia del signor Caputo, e quindi eviterò di giudicare il suo intervento partendo dalla sua specifica posizione, anche se mi sembra di capire che il suo gruppo, orgoglioso del modello Sesto, sia concentrato soprattutto sul calcio della nostra Pro Sesto. Amo il calcio e ho tifato Pro Sesto prima di lui, per condizione anagrafica, credo. Il “Sistema Sesto”, però è una questione più complicata di una nobile attività sportiva. Anche se interessa pure lo sport. E’ una questione distruttiva, un crimine che crea feroce violenza nei confronti di chi lo subisce, e gravissimi danni per la collettività. E’ la putrefazione e decomposizione di un corpo che può vivere o morire, a seconda che chi lo Amministri sia onesto o disonesto. E che i cittadini ne abbiano più o meno cura, e continuino a vigilare con massima attenzione. Il “Sistema Sesto” è un odioso morbo virulento che deve essere monitorato costantemente, e curato urgentemente con i rimedi più appropriati che l’impegno civico, la Politica (quella con la P maiuscola) e la scienza suggeriscono. Per esempio la totale trasparenza e il massimo controllo della Cosa Pubblica. Pena l’agonia e forse il coma profondo di questa splendida opzione di governo dei Popoli che è la democrazia.

Voglio credere nella sua più ampia buona fede e non provo nessun risentimento personale per il fatto che non ne possa più delle battaglie ciclopiche che ho intrapreso, nell’interesse dei molti oltre che il mio, contro il malaffare e la corruzione. Fenomeno che lei evidentemente percepisce in modo differente da me, altrimenti avrebbe ben altre posizioni da quelle che dichiara. Nascondere o ignorare il problema e andare avanti sbandierando il proprio orgoglio per la nostra città non può che mortificarla, oltre che creare complicati danni a tutti. Rifletta, la storia passata usata per glorificarsi legittimerebbe l’arbitrio del potere gravemente malato. La ribellione all’abuso e alla malapolitica, invece, potrebbe far aprire gli occhi a molta gente che da tempo è ingannata e tenuta lontano dalle stanze del potere, all’oscuro di tutto. Ai ragazzi a cui lei dedica nobile attenzione con il suo gruppo, non serve solo il calcio.

Ma anche onestà intellettuale e attenzione a tutti i fatti della vita comune. E’ questo che ha fatto unica la nostra Sesto negli anni delle grandi fabbriche. Diversamente lei corre il rischio di diventare un custode del Tempio degli eretici manipolatori, e quindi involontario complice del “Sistema Sesto”.

Piero Di Caterina/CosaPubblica

03/11/2013