L’Europa boccia la legge anti corruzione italiana,in effetti,tende a favorirla più che a contrastarla

L’Europa boccia l’Italia nella lotta alla corruzione. Stando all’ultimo report pubblicato dalla Commissione Europea sul tema, i nodi irrisolti nel nostro Paese per la lotta al fenomeno che sta distruggendo la nostra economia sarebbero: l’irrisolto problema del conflitto di interessi, le norme ad personam, i tempi della prescrizione, la legge sul falso in bilancio e l’autoriciclaggio e la non introduzione del reato di voto di scambio. In particolare la recente norma anticorruzione varata dal Governo Monti, sarebbe inefficace e inadeguata. A nulla sono valse le forti opposizioni all’approvazione della Legge Severino nel Nostro Paese e la vergogna italiana è stata ancora una volta ripresa dall’Europa. Le criticità della norma sono state immediatamente sollevate dallo stesso Procurato Generale della Corte di Cassazione Vito D’Ambrosio, che ha dichiarato: “Questa Legge ha dei limiti di demarcazione tra il reato di concussione e quello di induzione, nati dopo lo «spacchettamento» della concussione. In pratica meglio mantenere una configurabilità ampia del reato di concussione punito in maniera più pesante rispetto a quello di induzione, e che prevede tempi di prescrizione più lunghi e pene accessorie. Non è possibile comprendere la ragione profonda del perché si è giunti a sdoppiare l’articolo del Codice penale sulla concussione per combattere la corruzione, ed è fasulla l’interpretazione di chi dice che le leggi internazionali e l’Europa ci chiedevano di eliminare la concussione”. Dichiarazioni forti che tuttavia sono rimaste inascoltate. Ancora una prova del fatto che i governi che si sono succeduti, negli ultimi vent’anni, non hanno mai voluto combattere la corruzione, ma l’hanno sostenuta. Non poteva essere altrimenti, considerato che in Parlamento bazzicavano un centinaio di politici tra condannati, indagati, prescritti o imputati. Cosapubblica e Confedercontribuenti, ciascuno dalle proprie postazioni di battaglia, porteranno le proprie proposte anticorruzione alle forze politiche che dimostreranno concretamente di voler combattere la corruzione, nella speranza che la bacchettata europea non resti – come sempre – lettera morta, ma susciti lo stesso dinamismo dei provvedimenti dei tassazione dei cittadini italiani! Lo stesso dinamismo dimostrato spesso dalle azioni della Magistratura contro la diffusa corruzione anche in Agenzia delle Entrate ed Equitalia.

03/01/2013